Pro Loco Pastrengo

Storia


Da….”Itinerari turistici del Baldo-Garda”

edito dal Consorzio delle Pro Loco del Baldo-Garda

 

Pastrengo

Un nome nella storia di ieri e di oggi

Terra di passaggio e scontro di popoli.

Fortificazioni, telegrafo ottico e forti austriaci.

Carica dei Carabinieri  30  aprile 1848.

Corti,   ville  di  collina,  Chiese  votive.

Sulle  tracce  di  vecchi  mulini, storici approdi  fluviali e antiche vie di traffico.

Fiorente gastronomia locale lungo la antica   Strada  Napoleonica 

e   sui colli   prospicienti  il  Lago  di  Garda.

Feste  tipiche  e    folklore   popolare.

Invito  a  rilassanti  camminate lungo i  crinali   verso  l' Adige  ed  i  canali

Pastrengo

Ein Name in der Geschichte von gestern und heute

Durchgangsland – Land der Völkergefechte. Befestigungsanlagen, optisches Telegraphenstationshaus und österreichische  Festungen. Angriff der Carabinieri am 30.April 1848. Höfe, Villen auf den Hügeln, Votivkirchen. Auf den Spuren alter Mühlen, historischer Anlegeplätze und antiker Verkehrswege.

Blühende lokale Gastronomie entlang der alten Napoleonischen Strasse und auf den Hügeln

rund um der Gardasee. Volksfeste und volkstümliche Folklore.

Einladung zu erholsamen Spaziergängen entlang der Gebirgskämme in Richtung Etsch und Seitenkanäle.

Comune di Pastrengo

Tel 045 6778888

www.comunepastrengo.it

Ufficio informazioni:  Pro Loco Pastrengo

Via Fontane, 22 - 37010 Pastrengo

Tel 045 7170398   Fax 045 7170555

e-mail: amonauni@libero.it  - www.prolocopastrengo.it

STORIA

Gonfalone  del Comune di Pastrengo concesso con decreto del Presidente della Repubblica e offerto  al Comune dal Comando generale dell’Arma dei Carabinieri il 30 aprile 1966, ricorrente il 118° anniversario della Carica.

Origine del nome Pastrengo. Il toponimo Pastrengo è stato interpretato in vario modo dagli studiosi. La derivazione più accreditata si suppone sia dal longobardo “engo” che equivale a  luogo di pascolo. Pastrengo era infatti terra longobarda già dal 568.

Pastrengo nella preistoria. Il ritrovamento di  frammenti d’anfora e raschiatoi  in località Randina ai piedi del Monte Castello danno sicura indicazione di primitivi insediamenti preistorici.

Importante conferma di scambi già in epoca preistorica fra la zona del Garda e il cuore dell’Europa centro-settentrionale  è l’elegante coltello in bronzo a lama serpeggiante, rinvenuto nella torbiera Segattini di Pastrengo. E’ un tipo di coltello  simile ad altri ritrovati lungo l’Adige e in Austria.

Pastrengo nel periodo romano. Rimangono solo piccole tracce quali un frammento di cornice in pietra, murato nell’abside della Chiesetta di San Zeno peraltro quasi in completa rovina.

Pastrengo nel Medioevo. Poco dopo l’anno mille, la comunità di  Pastrengo passò sotto la giurisdizione dell’Abbazia di San Zeno di Verona, la quale godrà di diritti e privilegi feudali sul paese per circa 800 anni fino alla calata di Napoleone in Italia.

Pastrengo nella Repubblica Veneta. Dal 1400 circa Pastrengo, già inglobata nel feudo di San Zeno di Verona, diventa territorio della Repubblica di Venezia.

Sotto Venezia la vita trascorre relativamente tranquilla fino all’epoca Napoleonica, allorquando la situazione si fa meno pacifica con l’arrivo delle truppe francesi, che tra il 1796 e il 1805 combatterono in queste zone parecchie battaglie contro gli austriaci.

Nei cinquanta e più anni che vanno dal 1796 al 1848 Pastrengo vede passare su e giù per il suo territorio eserciti contrapposti, austriaci, francesi napoleonici e, poi di nuovo, austriaci di Radetzky e piemontesi di re Carlo Alberto.

Pastrengo nel Risorgimento.

Le tre guerre di indipendenza risorgimentali dal 1848 al 1866 videro il Campo trincerato di Pastrengo in prima linea.

E’ del 30 aprile 1848, la famosa Carica dei carabinieri a cavallo avvenuta a Pastrengo nel contesto della prima guerra di indipendenza.

 Nell’affrontare la postazione di Pastrengo, ancora saldamente tenuta dal maresciallo Radetzky, il re Carlo Alberto si trova esposto ad una improvvisa scarica di fucileria che fa sbandare il cavallo ed espone il Re isolato ad altri più pericolosi attacchi. Il maggiore Alessandro Negri di S. Front riconosce la situazione precaria e, alla testa dei tre squadroni di carabinieri della scorta reale, interviene prontamente con una carica travolgente che mette al sicuro il re Carlo Alberto.

 

ARTE

Edifici civili.  Tra gli edifici civili di Pastrengo sono da ricordare per pregio storico e architettonico le corti e le ville private di casa Segattini, di casa Randina, e di villa Scappini che presenta all’interno una doppia loggia  e all’esterno è dotata di un’alta torre chiamata “il colombaron”. Centrale e ben visibile passando sulla provinciale (al semaforo) è il Pio Ricovero in stile Liberty dei primi del ‘900. Fuori Pastrengo si trova la villa detta del Castello situata su un’altura nei pressi di Piovezzano, la villa Avesani, nonché villa e casa Ronzetti a Piovezzano Vecchia. Più avanti fuori Piovezzano in direzione Sega si trova  la corte di Campara, già palazzo di villeggiatura dei nobili Nogarola-Maffei e divenuto in seguito caserma di tappa per ospitare le truppe austro-tedesche di passaggio sui territori della Repubblica di Venezia.

Edifici religiosi.  Pregevole la Chiesa parrocchiale di Pastrengo (1700). L’altare maggiore con  il bellissimo tabernacolo di marmi variegati è datato 1788 ed è sovrastato da un ottimo dipinto ad olio con raffigurata ”S.Elena che adora la croce”, opera del pittore veronese Francesco Lorenzi.

Altri edifici religiosi sono la Chiesa parrocchiale di Piovezzano (1800), i resti dell’antica chiesetta trecentesca di San Zeno, la chiesetta settecentesca di San Rocco e il più importante santuario di S.Maria di Pol.

Edifici militari.  

Il Telegrafo ottico recentemente restaurato e i quattro Forti austriaci: a Piovezzano il forte Degenfeld e a Pastrengo i forti Benedeck, il Nugent e il  Leopold.

Questi forti furono costruiti tra il 1859 e il 1861 a difesa strategica delle colline di Pastrengo-Piovezzano per il controllo a Pol del passaggio dell’Adige.

 

ECONOMIA

Pastrengo per la posizione climatica e panoramica incantevole ha sempre naturalmente favorito l’agricoltura e l’allevamento del bestiame nonché l’edilizia residenziale.

Pastrengo è comune gardesano produttore di “Bardolino Doc” e Bardolino Chiaretto Doc”. La produzione agricola del territorio si orienta su olive, cereali, foraggi.

Le industrie da segnalare sono  nel settore dei marmi, dell’edilizia, del ferro, degli impianti idraulici e della produzione e della lavorazione della carta.

La nuova zona industriale continua a richiamare nuove industrie di varia tipologia artigianale e logistica.

Commercio e turismo sono favoriti dalla felice posizione geografica del comune, collocato a cavallo tra la zona Lago, l’area del Monte Baldo e la Val d’Adige.

FOLCLORE

La manifestazione più importante del paese è l’Anniversario della famosa Carica dei carabinieri a cavallo del 30 aprile 1848.  Oltre alla commemorazione ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, vengono proposte varie iniziative a cornice dei festeggiamenti, come conferenze storiche, concerto patriottico, rievocazione della battaglia con soldati figuranti, corsa podistica e gara ciclistica.

Altra festa di notevole interesse è la Festa della Zucca che si tiene la seconda domenica di settembre, con stands enogastronomici e vari piatti a base di zucca. Durante la festa vengono esposte zucche di tutti i tipi collegate al Concorso “La zucca più…” dove viene premiata la zucca più grossa, la più bella, la più originale ecc.

Altre feste del paese sono: a Pastrengo la 1° domenica di agosto la sagra patronale di San Gaetano e a fine agosto si tiene a Piovezzano l’antica sagra di San Rocco.

Da dicembre a gennaio ha luogo  il Concorso  “Il presepio in famiglia…” con cerimonia di premiazione il giorno dell’Epifania alternativamente nelle chiese di Pastrengo e di Piovezzano.

ENOGASTRONOMIA

Vitale per il turismo pastrenghese è la presenza di numerose trattorie e ristoranti aperti tutto l’anno per incontri conviviali in tranquillo contesto ambientale e umano.

Pastrengo è occasione per momenti di pause dagli affari, per una boccata d’aria corroborante, per una sgambata tra il verde e per godere di panorami in rassicuranti prospettive vista lago e monte Baldo.

ITINERARI

Le colline dolcemente degradanti  dell’anfiteatro morenico di Pastrengo, e la piana di Pol sono attraversati da una fitta rete di facili sentieri.

E’ ambiente ideale per interessanti escursioni in bicicletta e piacevoli passeggiate a piedi. Periodo consigliato è la primavera e l’autunno per la fioritura ed i colori del paesaggio.

Si consigliano scarpe comode e macchina fotografica.

Gli itinerari a piedi  proposti sono:

§ Da Pastrengo/Chiesa a Piovezzano Vecchia per la via Cà del Vento.

§ Da Piovezzano Vecchia, Forte Degenfeld, Chiesa fino a Campara.

§ Da Pastrengo a Pol per la via di San Zeno, Colombaron con ampie    

      vedute sulla Val d’Adige, verso la Valpolicella e il Monte Pastello.

§ Da Pastrengo, Belvedere, campo della Carica con il rustico di Carlo

     Alberto e a proseguire verso i Forti Nugent e Leopold e al vicino        

     Telegrafo Ottico.

§ Alle porte di Pastrengo sorge il Parco Natura Viva con auto-safari.

     Un tuffo nella natura e nella fauna protetta.