Pro Loco Pastrengo
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La storia di
ieri rivive oggi a Pastrengo
Grande rievocazione
della storica Carica dei Carabinieri prevista per venerdì 30 aprile con la
numerosa partecipazione di carabinieri a cavallo, molte autorità e pubblico
partecipe
Il 30 aprile 1848 è data incisa nella memoria storica di
Pastrengo e ricorda l’episodio eroico di una giornata di vittoria che segna il
Risorgimento italiano.
E’ la 1° guerra di indipendenza
e l’esercito piemontese di Re Carlo Alberto, vincitore a Goito, punta verso
Pastrengo le cui alture
costituivano un bastione da abbattere.
Ma quando Carlo Alberto qui giunto, affronta in
avanscoperta la piazzaforte di Pastrengo, tenuta dal Maresciallo Radetzky, si trova quasi circondato da una pattuglia di
soldati nemici che lo accolgono a fucilate.
Il maggiore A. Negri di Saint Front al comando dei tre
squadroni di Carabinieri della scorta reale riconosce
la situazione precaria e interviene prontamente con una carica travolgente che
mette al sicuro il Re Carlo Alberto, costringendo il nemico a fuga
precipitosa.
Pastrengo per questo episodio è
da sempre luogo custode dell’Epopea dei Carabinieri: energia compatta di quei
300 carabinieri, sincroni nell’obbedire al comando dell’attacco, compatti
nell’azione di carica, travolgenti nella messa in sicurezza del sovrano.
Rapportato al nostro vissuto quotidiano di civili e
cittadini, “lo spirito di Pastrengo”
oggi è caparbietà e coerenza, è affrontare con “carica” il nostro vivere inquieto di
questi tempi.
Pastrengo, 30
aprile 2004
Dr. A.Monauni - Presidente Pro
Loco
Grande rievocazione
della Carica venerdì 30 aprile
La storia di
ieri ricostruita e rappresentata a Pastrengo ad opera
di uno squadrone di Carabinieri a cavallo
Quest’anno Pastrengo festeggia il 156° Anniversario dell’ epica carica dei Carabinieri.
Sarà la quinquennale cerimonia solenne rimandata dallo
scorso anno causa lo scoppio della guerra in Irak, che ha visto, tra l’altro, il sacrificio di molti
carabinieri.
Quindi a maggior ragione, cerimonia solenne quest’anno, che toccherà ciascuno nell’intimo per il luttuoso ricordo dei caduti a Nassiriya.
La solennità della cerimonia dell’anniversario prevede
una più numerosa partecipazione di
carabinieri a cavallo, in parata
nella nuova via intitolata al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, con magnifica
vista sui colli, degradanti verso il lago.
La Pro Loco Pastrengo per l’anniversario solenne della
Carica dei Carabinieri 2004 ha predisposto
un libretto commemorativo ancora più ricco del solito: venti pagine con
copertine cartonate fitto di fotografie, immagini, quadretti di vita della
Pastrengo attuale che si mostra nelle festività e nelle ricorrenze storiche e
folkloristiche.
Ottima è stata la collaborazione con l’Amministrazione
comunale di Pastrengo: l’impegno propulsivo e la sensibilità fattuale dell’assessore Giancarlo Perantoni ha saputo aggregare le associazioni nella stesura del
programma operativo dei festeggiamenti.
Gli argomenti trattati nel libretto sono comunque coerenti con l’importanza dell’evento della
Carica
Decisivo è stato l’incoraggiante aiuto dell’Arma dei
Carabinieri che ci ha fornito per tempo, utili supporti di
informativa e di programma, che ci hanno permesso una più appropriata scelta degli
argomenti in linea con la solennità della Cerimonia.
Essenziale la cortese disponibilità del Comandante
Provinciale Col. G. Sutto e dei Suoi collaboratori
molto motivati, perché ciò ha permesso un esemplare coordinamento tra la
“visione militare” della cerimonia
di commemorazione e la sua “valenza civile e popolare”, percepita dalla
comunità di Pastrengo nella connessa festosità della ricorrenza
annuale.
Pastrengo, 30
aprile 2004
Dr. A.Monauni - Presidente Pro
Loco
Pastrengo un
nome nella storia:
le
fortificazioni austriache
Negli anni 1859-61, sul campo trincerato di Pastrengo,
gli Austriaci costruirono i quattro forti, (Benedeck –
Leopold – Nugent – Degenfeld) e il Telegrafo ottico, attualmente in fase di restauro.
Queste fortificazioni avevano il compito di controllare
le strade provenienti da Bussolengo e dalla Zona Lago
in direzione della Valdadige.
I forti in particolare, ospitavano i cannoni a canna
rigata, nuovissimi per l’epoca, perché avevano una gittata più lunga e maggiore
precisione.
Tutti i forti possedevano impianto idraulico con pozzo,
stalle per cavalli e muli, magazzini e servizi igienici, e potevano ospitare ca.
80 soldati e una quindicina di cannoni.
I quattro forti, ancora in buono stato, sono oggi di
proprietà privata: almeno due sono comunque visitabili
perché adibiti a ristorante e birreria.
A proposito
del Telegrafo ottico di Pastrengo
Il telegrafo ottico di Pastrengo, costruito dagli
Austriaci negli anni 1860-61, era stazione rice-trasmittente e permetteva ai
soldati dell’impero austro-ungarico di inviare messaggi alle altre
fortificazioni collegate in campo visivo attraverso potenti
cannocchiali.
Il sistema si basava, di giorno su dei pannelli
colorati ,che la minore o maggiore esposizione simulava
il punto e linea dell’alfabeto Morse.
Di notte il sistema funzionava similmente con la luce
delle lanterne.
La torre ottica, a pianta esagonale, è provvista di 22
oblò, i cosiddetti occhi, puntati in direzioni diverse, esattamente su altre
fortificazioni o su altri punti di riferimento prefissati, da tenere in campo
visivo per la raccolta o la trasmissione di segnali e di
informazioni.
La stazione telegrafica di Pastrengo era collegata con
Castel Vecchio di Verona e con Cima Telegrafo del Monte Baldo e costituiva anello importante
nella rete di comunicazione militare all’interno del sistema difensivo del più
noto Quadrilatero Asburgico, costituito dai bastioni
delle città fortificate di Verona, Peschiera, Legnago,
Mantova.
La torre telegrafica di Pastrengo è attualmente in avanzato stato di ristrutturazione ed è oggi
una delle poche ancora esistenti e costituisce raro esemplare di particolare
interesse.
Il progetto di restauro prevede il ripristino del
fabbricato sui due piani originari, da adibire a museo, ove su tavole didattiche
e illustrative, verrebbero elencate le invenzioni e le
tecniche antiche di comunicazione ed ancora, riproposti i progetti esecutivi dei
quattro forti presenti sul territorio di Pastrengo.
La torre ripristinata a nuovo, dovrebbe diventare parte
integrante e punto di partenza di un percorso storico-culturale del territorio di Pastrengo: dalla
Rivoluzione francese del 1789 per arrivare, attraverso il Congresso di Vienna
del 1815, alla Pastrengo del 1848 e della sua famosa Carica dei Carabinieri, per
concludersi con la successiva costruzione dei forti e
delle fortificazioni nel
1860.
E’ questo un periodo intenso per Pastrengo, perché vede
passare su e giù per il suo territorio eserciti contrapposti: austriaci,
francesi napoleonici e poi di nuovo austriaci di Radetzky e piemontesi di Carlo
Alberto.
E’ un girotondo di battaglie, di tregue , di paci tradite, di nuove ostilità: pulsioni di conquiste
e riconquiste, istinto di possesso e di dominio, che fanno la
Storia.
Pastrengo con il suo nuovo museo del Telegrafo,
integrato nel più vasto territorio turistico del Lago di Garda, di Verona e
della direttrice di Villafranca-Mantova, potrebbe entrare nel circuito delle
gite scolastiche, dei viaggi sui percorsi della memoria storica dei carabinieri e più semplicemente per turismo alla
riscoperta delle proprie vestigia nel passato storico per gli austriaci e i
discendenti dell’impero austro-ungarico.
Il futuro turistico di Pastrengo affonda le radici nella
valorizzazione del suo passato storico attraverso la
volontà, l’azione e l’intraprendenza degli uomini del
presente.
Ma Pastrengo
non è solo storia, ha da sempre una naturale vocazione di sosta, con
rilassanti prospettive lungo la antica Strada
Napoleonica e dai colli prospicenti il lago di Garda.
Il suo territorio è invito a tranquille passeggiate lungo i crinali verso
l’Adige e i canali ed è occasione per cogliere panorami di verdi alture
risalenti il Monte Baldo.
Pastrengo, 30
aprile 2004
Dr. A. Monauni -
Presidente Pro Loco
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