I Ministri

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha ricordato con queste parole il valore fondamentale della Carica di Pastrengo per l’unità nazionale:
“L’Italia c’era già nella cultura ma mancava lo Stato unitario che prese corpo proprio qui a Pastrengo. Qui, allora, sarebbe anche potuto morire. Fu un momento di grande difficoltà e furono i Carabinieri a risolverlo. Il comandante Negri di Sanfront, comandando senza esitazioni la carica contro gli austriaci, salvò la vita del sovrano e pose le basi dell’Unità nazionale”…….
……. i Carabinieri con la loro carica ridiedero coraggio e fiducia ai piemontesi che poi sfondarono al seguito dei Carabinieri e ripresero ad avanzare al di là dell’esito finale della battaglia.
Credo in quell’esempio, di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e di anteporre al proprio egoismo, sempre la necessità generale che i carabinieri con il loro esempio ci danno ogni giorno oggi ancora…….”

Il ministro ha lanciato anche un appello a favore dei Carabinieri con queste parole:
“Non è sufficiente applaudire l’Arma, dedicare ad essa delle importanti cerimonie , senza accompagnare il riconoscimento morale con un sostegno tangibile…….C’è bisogno che il Governo, che il Parlamento, maggioranza e opposizione assieme, conservino all’Italia questa grande capacità mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie.”
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Un saluto particolare vada ai Carabinieri in congedo che sono l’anello indissolubile, l’anello necessario per unire coloro che hanno vestito in servizio la divisa dei Carabinieri a coloro che la vestono anche se ho già avuto modo di dire che chi è Carabiniere per un giorno, lo è per tutta la vita sempre orgoglioso e con onore.


Il ministro Brunetta intervistato nella piazza di Pastrengo al monumento:

………… “Sono qui a Pastrengo perché amo l’Arma dei Carabinieri, perché amo la mia terra.
Uno dei tre capitani che guidarono 163 anni fa la Carica dei Carabinieri, era un Brunetta mio antenato, e sono qui anche per questo.
I 150 anni dell’Unità d’Italia, assieme a questo evento, ci ricordano tanti sacrifici e tanto dolore ma testimoniano anche la storia straordinaria di questo Paese che si è costruito libertà e benessere grazie agli sforzi di tanta gente.
Questo è uno degli aspetti della storia d’Italia che ci deve rendere orgogliosi. Questo deve aiutarci a guardare alla realtà internazionale, alla rivoluzione dei gelsomini dei paesi del nord Africa che in questi mesi chiedono libertà”………….

Lo stesso spirito dei 150 anni fa, lo dobbiamo mettere per l’oggi, per affrontare i problemi e i pericoli che sono nel nostro Paese.
Bisogna essere presenti a queste manifestazioni per pensare al passato ma soprattutto per guardare al futuro.