Pro Loco Pastrengo
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Da ……L’ARENA del 31
dicembre 2005 |
PASTRENGO. Alle
Poste |
Presepe violato torna alla luce |
Pastrengo. E’ un presepio fragile, fragile quello esposto davanti
all’Ufficio Postale, adagiato sotto un alto cipresso nell’aiuola di corteccia
tritata. E’ opera artigianale
del pensionato Alessandro Gaspari, fatto tutto con
le sue mani per il concorso “Presepio in famiglia” dell’anno 2000 e poi
lasciato in dono alla Pro Loco. L’artigiano autore del
presepio, di recente scomparso, ha dato una interpretazione molto fresca
della natività, usando materiali di recupero come pannelli isotermici di
schiuma per l’edilizia. Lo chiamano anche
“Presepio bambino”, per via dei visi dei personaggi, così ingenui e solari:
le pecorelle che sorridono in braccio ai bambini contenti, le galline
coloratissime che beccano attorno al pozzo e il pifferaio che armonizza con
la musica quell’attimo di spontanea felicità
infantile. Lasciato per anni in
magazzino, il presepio è stato esposto lo scorso Natale 2004 e prontamente la
notte di Capodanno è stato danneggiato con petardi che hanno sventrato la
capanna, tanto da convincere la Pro Loco a manifestare tutto il suo sdegno
per bravate tanto vili con lo scritto di protesta, posto accanto ai brandelli
delle statuine, come se fosse lo stesso Gesù Bambino
a parlare: “Sono durato intero fino alla notte di Capodanno, poi: mi
avete fatto scoppiare il cuore con i vostri petardi infernali, avete
distrutto la mia famiglia, Maria con Giuseppe e
anche il bue e l’asinello, avete ridotto in briciole la casa del tempio, avete fatto scempio del mio presepio.” Il sempre vostro Gesù Bambino,
ora molto rattristato Ora il presepio è
stato recuperato al meglio, aggiustandolo per quanto possibile, sostituendo
completamente i personaggi della capanna con altre più tradizionali statuine
in terracotta. Quest’anno la Pro Loco lo
ripropone di nuovo collocato ancora nelle aiuole davanti le Poste e augura al
nuovo Gesù Bambino tanta fortuna perché possa
sopravvivere indenne questi giorni di Festa, lontano dai petardi di fine
anno. |
